OCZ ZD-XL: i dettagli

Con l’introduzione di ZD-XL, gli specialisti OCZ dello storage hanno tra le mani una soluzione che dovrebbe rendere la vita degli amministratori di database molto più facile, soprattutto quando hanno a che fare con database un po’ vecchi. Quando i metodi tradizionali falliscono, ci pensa OCZ con lo ZD-XL ad offrire la soluzione, migliorando le performance di database SQL fino a 25 volte.


Negli ultimi anni, gli specialisti storage OCZ si sono concentrati sul mercato server ed enterprise, e hanno sviluppato soluzioni flessibili e adatte a tante situazioni, che riducono i costi totali e le preoccupazioni.

Circa un anno fa, OCZ ha acquisito Sanrad, una compagnia israeliana, specializzata nello sviluppo di soluzioni specifiche per migliorare la resa di hardware e software. Con l’esperienza e il taleno di OCZ, il team ha iniziato a lavorare su un prodotto che combini le performance IO di un OCZ-Z Drive, e le possibilità offerte dagli ambienti virtuali dei Software Sanrad. Adesso, OCZ sta per compiere un passo avanti presentando la loro idea per database accelerati, combinati a software di facile utilizzo.






Potenziale

La cache flash non solo può essere accelerata in ambienti virtualizzati, come nel caso della soluzione OCZ VXL, ma può risultare utile anche in ambito database, migliorando enormemente le prestazioni con soluzioni di caching flash. Al momento l’unica soluzione per database accelerati è utilizzare OCZ VXL, ma essendo un processo particolarmente complicato, OCZ ha deciso di sviluppare una soluzione più semplice da poter vendere nel mercato enterprise. E qui entra in gioco il team Sanrad, che ha ideato una soluzione per semplificare l’accelerazione dei database SQL con un semplice dispositivo PCI-Express dotato di un software specifico.


La semplicità

Con l’accelleratore ZD-XL, gli ingegneri e gli amministratori di database avranno un dispositivo che può accellerare un database SQL fino a 25 volte, semplicemente aggiungendo un dispositivo Plug’n’Play. Infatti il produttore assicura caching ottimizzato sin dal primo minuto di utilizzo. Inoltre gli amministratori del database possono ricevere informazioni dettagliate sullo stato del sistema mentre installano il software. Volendo accelerare il proprio database SQL utilizzando un disco flash PCIe, la chiave per il successo consiste nell’utilizzo di un disco flash non solo per la cache, ma anche come partizione fisica. Ciò è dovuto al fatto che i server Microsoft SQL sono formati da tre pilastri. In primo luogo troviamo il DB, che contiene i dati veri e propri. In secondo luogo troviamo le memorie di backup formare dai file di log, conservati in caso di emergenza. Infine troviamo il TempDB, una partizione utilizzata quando il sistema esaurisce la memoria disponibile. In realtà è molto meglio avere il TempDB e la parte dei file di log su una partizione fisica, e poiché in molti casi ciò non è possibile, si utilizza uno strato intermedio per la cache. E’ presente infine un sofisticato algoritmo per il caching, che fa si che siano sempre presenti dati aggiornati nella cache, al fine di garantire un’accelerazione generale del database SQL.


Architecture



Come menzionato in precedenza, è presente uno strato intermedio dedicato alla cache tra il Server SQL vero e proprio e il database. Questo strato intermedio coordina le letture e le scritture dal Server SQL all’OCZ Z-Drive R4. Quest’ultimo è un dispositivo di storage molto più veloce di un network di storage classico. Non essendo possibile tenere copie esatte di grandi database su memorie flash, a causa di ristrettezze di memoria, il problema è individuare quali dati siano da conservare e quali no. Per risolvere questo problema, OCZ ha implementato un controllo dello spazio che monitora tutti i dati scritti o letti dal datbase. Lo scopo finale è assicurarsi che gli unici dati salvati siano quelli necessari, e che i dati inutili restino su dischi più lenti collegati al database. In altre parole, il controllo dello spazio analizza quali dati sono importanti e quali no, e li indirizza nei giusti settori del database. Allo stesso tempo, lo strato intermedio di cache riceve i comandi su quali dati del database sono da conservare della cache e quali da ignorare.


Costi ridotti

In passato, se si voleva un Database SQL accelerato, bisognava aumentare la memoria del proprio server a valori intorno ai Terabyte, o bisognava migliorare il proprio network. Entrambe queste soluzioni sono costose, creando grossi mal di testa non solo nei reparti IT delle aziende, ma anche nelle amministrazioni che dovevano pagare gli upgrade. Adesso, gli amministratori dei database hanno a disposizione un sistema per migliorare i proprio ambienti SQL, a prezzi molto più ridotti in relazione all’aumento di prestazione. A conti fatti, migliorare il proprio ambiente SQL si potrebbe rivelare una soluzione molto vantaggiosa per chi paga i conti.

OCZ sta caricando una serie di video su YouTube, dove il Chief Technology Officer spiega nel dettaglio come funziona la soluzione ZD-XL.





News by Luca Rocchi and Marc Büchel - German Translation by Paul Görnhardt - Italian Translation by Francesco Daghini


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